giovedì 30 giugno 2016

Scarti Da TM #11

Art Of Noise - (Who's Afraid Of) The Art Of Noise (1984): Avanguardia pop-elettronica, nel senso dei samples e delle orchestrazioni sintetiche. Contiene l'ultra-celeberrima Moments in love, che paradossalmente è il momento migliore del disco. Fino a qualche decennio fa poteva accadere. 6/10

Stefano Pilia - Blind Sun New Century Christology (2015): Può capitare: sei il miglior chitarrista italiano degli ultimi anni ma in qualche modo devi sopravvivere ed allora entri negli Afterhours, t'impelaghi in progetti scarsi, fai lavori solisti umili in acustico, etc. Forse era meglio se non te lo dicevo, che sei il miglior etc etc ? 5/10

Vessel - Punish, Honey (2014): Elettronica generalmente scura e ritmata in maniera non banale. Un po' fuori dal tunnel di Haxan Cloak, per dire (stessa label), viste le maggiori concessioni ai pattern melodici. Buono ma non mi prende per la gola. 7/10

Big Wheel - Slowtown (1993): Peter Searcy che provava a fare il Westerberg un pelo fuori tempo, però con una visione molto più quadrata. Disco novantissimo, certo non da condannare (alcuni pezzi sono trascinanti), ma neanche da annoverare. 6,5/10

Buon Vecchio Charlie - Buon Vecchio Charlie (1972): La data è solo di registrazione, fu ristampato molti anni dopo, in tempi di disotterramento prog di qualsiasi livello. Questo è probabilmente il più basso che abbia mai sentito. 4/10

Harry Pussy - Ride A Dove (1996): Antesignano dell'harsh-noise, in anni insospettabili. Il concetto è un po' duro da cogliere, l'effetto/impatto è devastante. Soltanto che la voglia di riascoltarlo non è scontata. 6/10

Blue Cheer - New! Improved! (1969): Il disco con Randy Holden a mezzo servizio, che portava in dote Fruit & Iceberg. Ma il suo contributo era limitato e non bastava per salvare una baracca allo sfascio, fatta di blues rancido, west-coastizzazioni inadatte ed ammiccamenti alla classifica. Un'altro gruppo rispetto all'anno precedente. 5/10

Artcane ‎- Odyssée (1977): Ancora prog francese che inizia con la A, ma molto diverso dal romanticismo di Ange e dalle meraviglie acrobatiche degli Atoll. Ossessionati dai King Crimson ma privi del talento compositivo di Fripp. Comunque, un buon ascolto ma di seconda fascia. 6,5/10

Trumans Water ‎- Godspeed The Hemorrhage (1993): Parte di un poker di Godspeed con cui i TW inquinarono il loro fulminante inizio carriera. Questo è una vera e propria emorragia di infantilismi (PS docet), registrato malissimo e molto poco convincente. Essere naif è un arma a doppio taglio. 5/10


Suzanne Ciani ‎- Lixiviation (Ciani ⁄ Musica Inc. 1969-1985) (2012): Hauntos-hypnas di tutto il mondo, sparatevi queste musiche per Coca Cola, Atari e tanti altri, questo modernariato che diec'anni fa avremmo bollato come bubboni insensati, che riportano gli over-40 a mondi ed emozioni lontanissimi. Lei fu la regina della library americana. 7/10

VV.AA. - A Psych Tribute To The Doors (2014): Tributo cosiddetto psichedelico, ma in realtà molto molto poco. Il bilancio finale non è neanche orrido: qualcuno cerca degli arrangiamenti bizzarri, qualcuno fa il compitino o poco più (fra cui purtroppo i Dead Meadow), qualcun'altro azzarda ma non sfonda veramente. Va bene un ascolto e poi l'archiviazione. 6/10

Neil Young - Psychedelic Pill (2012): Caro vecchio Nellone, tutto il rispetto sempre, ma alla 1000esima variante nella tua gamma di epiche ballad elettriche rompi un po' i maroni. Anche se sei Nellone. 4,5/10

Unmade Bed ‎- Loom (2009): Buon compendio di psycho-pop illusionista seppur chiaramente ispirato ai Jennifer Gentle. Scompare letteralmente però in confronto al successivo, piccolo capolavoro già tributato su TM. A volte succede così: il debutto acerbo ed il secondo maturo. Ed il terzo, arriva? 6,5/10

Amorphous Androgynous - Tales of Ephidrina (1993): Side-project dei FSOL, per una trance meno ritmata e più atmosferica. Mi ricordavo un passaggio molto bello dai tempi della Mental Hour, ma durava solo un pezzo. Il resto è abbastanza ordinario. 6/10

Persona - Uptight (2000): L'ex-batterista dei Gravitar con un'elettronica furiosamente percussiva, ai limiti della drum'n'bass. Interessante perchè anticipa anche certe tendenze sporche di progetti '10, ma alla lungo piuttosto monotono. Insomma, un'incompiuta. 6/10