lunedì 30 aprile 2018

Scarti Da TM #33

Brise-Glace - When In Vanitas (1994): Non ho mai amato questo disco, nonostante le autorevoli critiche positive. E' più che altro un collage ad opera del giovane Jim O'Rourke di pattern percussivi di Thymme Jones, qualche rasoiata di gruppo minimal-noise, qualche intramezzo post-rock, ma senza catturare molto l'attenzione. 6/10

Cobra Verde - Viva la Muerte (1994): Power-pop stradaiolo rimasto impresso per un raro 8/10 di PS. Frizzante e tutto sommato gradevole, ma ben poco di memorabile. 6/10

Diaframma - Tre Volte Lacrime (1986): Non offenderò la sensibilità di quelli che sono legati affettivamente a questa musica per ragioni anagrafiche, sia ben chiaro. E nemmeno discuterò del talento e dell'integrità artistica di Fiumani e compagnia. Ma questa musica è invecchiata malissimo e persino la poetica sembra stantia. 5/10

This Heat ‎- Health And Efficiency EP (1980): EP incastrato fra i due albums storici. La title-track è un avant-wave-noise micidiale, efferato e creativo. Il retro è un esercizio drone di 11 minuti, lievemente tedioso. La media fa 7/10

This Heat - Repeat (1993): Reperti dell'epoca d'oro disotterrati per chissà quale motivo. Repeat, 22 minuti per batteria e manipolazioni di varia natura, più che buona. Metal, 21 minuti di suoni concreti, lievemente tedioso. La media fa 6,5/10

Nicolas Jaar - Sirens (2016): Risposta fighetta a quel gioiellino che era stato Space is only noise. O che il buon Nicolas si è montato la testa e pensa di fare i milioni o che è innamorato forte, altrimenti non si spiegherebbe un disco così stucchevole, pantomimaro e patinato. 5/10

Electric Frankestein - What, me worry (1976): Uno scherzo di Paolo Tofani, sull'onda del successo degli Area. Registrato quasi interamente a Londra 5 anni prima, verte su un cantautorato psych-westcoastiano dignitoso, ma nulla a che vedere col resto della sua carriera. Per completisti. 6/10

Cosmic Jokers - The Cosmic Jokers (1974): Il preconcetto guasta in parte il risultato: queste jams furono "rubate" in cambio di droga da un lestofante di produttore, e nel mucchio c'era anche il grande Gottsching. Escursioni cosmico galattiche precarie, improvvisate e levitanti, però grandi suoni, vibrazioni celestiali e ottimo ancoraggio ritmico a terra. 6,5/10

Alternative TV - The Image Has Cracked (1978): A dispetto di quanto PS lo definisca una pietra miliare del punk, trovo il primo ATV un po' grezzo, disomogeneo e fuori fuoco, non soltanto per l'inclusione della jam live in cui Perry cedette il microfono al pubblico. Qualche anthem indovinato non basta per renderlo un capolavoro. 6,5/10


Michael Gira - Drainland (1995): Un Gira solista dei tempi migliori degli Swans. Indubbiamente il carisma è notevole. E' in sostanza un folk apocalittico goticheggiante che fa a pezzi il genere, ma confrontato alle opere maggiori fa un figurino tipo "scarti dignitosi, da riempire un contenitore, così, quasi per gioco..." 6,5/10