domenica 31 maggio 2020

Scarti da TM #58

Zoogz Rift ‎- Ipecac (1987): Troppi, troppi dischi concentrati in poco tempo (nel 1987 ben 4!) per poter mantenere una media alta. Il technic-weird di ZR aveva tutto il senso possibile del mondo, ma questo disco appare un po' slegato e molto meno ispirato di Nonentity e i 2 Water, coevi. 6,5/10

45 Grave ‎- Sleep In Safety (1983): Taggato come death-rock da BU, un genere abbastanza incerto (ok per il primo Christian Death, il resto non so). Una specie di punk-hard-rock stradaiolo ben suonato, con qualche variazione interessante. Ma tutto terribilmente datato, ben più degli anni che ha. 6/10

White Heaven ‎- Strange Bedfellow (1993): Seguito poco convincente del grande Out, di due anni prima. Gli hard-psychers giapponesi insistevano sul canovaccio Blue Cheer vs. Doors con poco smalto, oppure semplicemente con pezzi inferiori del precedente. Gradevole comunque. 6,5/10

Uboa - Coma Wall EP (2015) + Hook Echo EP (2017); Due interessanti Ep lunghi di un trans australiano. Coma Wall sembra la trasposizione black/doom di Weld di Neil Young, mentre Hook Echo gioca al gotico di Aidan Baker con mano incerta e gentile. Alla lunga, riducendo i minutaggi, ne sarebbe uscito un ottimo album. Progetto da riprendere, comunque. 6,5/10

Violenti Lune Elettriche - V.L.E. 2 (1992): L'amico Fabio D. ha un po' esagerato. Se il nome VLE non era emerso in quegli anni, un motivo di fondo c'era; hard-rock davvero tamarro, di bassa lega, che oltretutto ai tempi avrebbe anche avuto un fondamento in un contesto di revival, ma riascoltato oggi non ha proprio senso. 4,5/10