sabato 30 aprile 2016

Scarti Da TM #9

Andrew Chalk - Ghosts of Nakhodka (2015): Come tributare il disco strumentale di Gone To Earth, 30 anni dopo; stessi suoni, stessa estasi, stessa contemplazione. Però con neanche un decimo del talento di Sylvian. 5/10

Morton Feldman - The Late Piano Works Vol.2 - For Bunita Marcus (Steffen Schleiermacher) - Un'ora e un quarto è un po' troppo, per una composizione di solo piano, fra l'altro suonato molto spartanamente, a ritmi lentissimi. Ma immagino ci sia qualcosa sotto che non ho potuto cogliere....6/10

Catherine Ribeiro & Alpes - Nr. 2 (1970): Non basta la chilometrica e tempestosa Poeme non epique a farmi amare questo disco in cui la francese sembra recitare a teatro, con sottofondi variabili fra l'euro-oriented ballad folk e tappeti di organo fini a sè stessi. Autoindulgente. 6/10

John Foxx - The Garden (1981): Difficile spendere parole su un disco di new-wave tornitruante e di grande produzione, con qualche ottimo pezzo, che a momenti ricorda i Magazine. Al primo ascolto penso "ecco il paradosso, questo l'ho scoperto solo adesso", al secondo già cala la soglia dell'attenzione, perchè la scontatezza (storica) arriva inesorabile. Comunque buono. 7/10

Dennis Young ‎– Reel To Real (2015): Ex-marimbista/percussionista vario dei Liquid Liquid svuota cassetti/e del 1982/83. I limiti sono strutturali: disomogeneità paurosa, registrazioni carenti. Ma la freakeria è di quelle belle sane e creative, e ne esce un soggetto difficilmente inquadrabile, al di là della naivetè. 7/10

Untold - Black Light Spiral (2014): Techno allucinata, rovinosa, gigiona. Qualcosa di dubstep. Qualcosa dei primi '90. Un po' di Detroit. Alcuni spunti sono notevoli. Nel complesso non un capolavoro, ma si lascia ascoltare con piacere. 7/10

Peter Searcy - Couch Songs (2004): Quello del 2000 mi era piaciuto ma ora, ascoltando questa sciapa cofana di piacionerie acustiche alla Counting Crows, è evidente che l'ex-Squirrel Bait non è un'aquila e l'ottima produzione lo aveva mascherato piuttosto bene. Così nudo, sul divano, fa solo americanate di bassa lega. 4/10

Wilde Flowers - Tales Of Canterbury - The Wilde Flowers Story (1994); Fa quasi tenerezza; dei ragazzetti in erba destinati a diventare campioni, ma in quanto immaturi ed acerbi difficilmente sostenibili per un ascolto postumo. I pezzi con Wyatt alla voce alzano la media. 5,5/10

Sic Alps ‎- U.S. Ez (2008): Garage-pop lo-fi svanito. Echi di Guided By Voices e qualche pezzo da far invidia ai Deerhunter. Sostanzialmente innocuo 6/10

Guardian Alien - Spiritual Emergency (2014): Tribal-alien-post-acid-folk con recitazioni, da parte del batterista della metal-band più amata dagli indies su Thrill Jockey. Molto ma molto meglio di questa, che ho trovato insopportabile. Nonostante un focus pressochè inesistente, ottimi suoni e notevole lavoro poliritmico. 6/10

Monarch - Monarch (2004): Quando ho letto la parola magica Khanate ho fatto un salto sulla sedia. Quando ho iniziato ad ascoltare il disco mi sono cascate le braccia. Sludge-doom fiacco e prevedibile che al confronto gli Electric Wizard sono dei fantasisti. 4,5/10


Bonzo Dog Doo-Dah Band - Gorilla (1967): Il vaudeville, il jazz da big-band, il teatrino anni '60, tutto molto simpatico ma non è proprio la mia cup of tea. 5/10

Aeoliah - Inner Sanctum (1982): New-age da terapia, da lettino di fisioterapista. Il mio di fiducia metteva in loop la stessa cassetta di musica tibetana che mi annoiava meno. 4/10

John Martyn - Bless the weather (1971): Folk-jazz di razza, con qualche gran bel pezzo ed una dose massiccia di vanità ed autoindulgenza. Buono ma piuttosto inferiore al successivo Solid Air, già bloggato in passato. Il clima è di jam alla come viene viene tanto sono un fenomeno e comunque Tim Buckley era ben'altro. 6,5/10

Osso Exótico - Musica #1 (IV) (1993): Drone di buona valenza, ben prima che diventasse movimento di massa. Un pezzo unico di un'ora, la prima mezz'ora un filo statica e la seconda più agitata, con un simpatico scacciapensieri alla ribalta. 6,5/10

Irresistible Force - Flying High (1992): Zingales lo mette allo stesso livello di 76:14 dei Global Communication, il che concettualmente ci potrebbe anche stare, ma l'illuminazione è diversi gradini sotto. 6/10

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