lunedì 11 gennaio 2016

Scarti da TM #4

Migala - La increible aventura (2004): Con la bella esperienza dell'Acuarela speravo che dalla Spagna uscisse qualcosa di meglio, oppure non mi sono documentato. Indie-folk ombroso e decisamente le lingue latine hanno poco a che fare con queste sonorità. Non malaccio. 6,5/10


Mineral - The power of failing (1997): Parola d'ordine Emo. Ma dico, oltre al trasporto, all'enfasi ed alla carica, metterci un po' di talento no, eh? 5/10

Mojave 3 - Excuses for travellers (2000): Ovvero come nascondersi inconsciamente dopo un grande successo. Sono sicuro che la reunion degli Slowdive è avvenuta anche perchè si sono così pentiti di aver tirato fuori queste brutture che non vogliono essere più identificati con qualcosa che davvero non c'entrava niente. 4/10

Murple - Io sono Murple (1974): Da tempo scavo il fondo del barile dell'it-prog e ogni tanto tiro fuori qualcosa di inedito perchè il ricordo va sempre alle copertine Mellow che vedevo sui Rockerilla del 93/95, ai nomi strani, etc. Moltissimi reduci di quelle esperienze sono finiti a fare piano-bar. 5/10

Music Blues - Things Haven't Gone Well (2014): Bassista di gruppo post-metal cerca di riciclarsi cantautore spostato. Post-macelleria di bassa lega con pochissime idee. 5/10

Nautical Almanac - Rooting For The Microbes (2004): Sono convinto che anche Valerio Mattioli col tempo sta ridimensionando molto yankee-noise che un decennio fa esaltava a spada tratta. 5,5/10

Colin Newman - Commercial Suicide (1986): Non so le vendite, per me lo è stato artistico. 5/10

Niemen - Vol. 1 + Vol. 2 (1972-3): Cantautore polacco famosissimo in patria, voce possente ed enfasi romantico-classica. Un po' troppo zucchero. La media dei due fa 5,75/10.

Organ - Thieves EP (2008): Manciata postuma di pezzi rimasti nel cassetto, dove avrebbero fatto meglio a rimanere. L'integrità dell'unico splendido album è intatta, per fortuna. 5,5/10

Ovary Lodge - Ovary Lodge (1976): Progetto apocalittico di Keith Tippett, una roba post-jazz oscurissima ed impenetrabile. Incute timore e annoia un po', ma che stile. 6,5/10

Pandora's Box - Original Sin (1989): Una delle (ormai) tante cantonate clamorose del nostro Pierone. Musical plastico che manco Grease o quel telefilm americano della scuola d'arte di cui non ricordo il titolo. Orrendo. 4/10

Pierrick Pedron - Kubic Cure (2014): Dieci hits dei Cure rifatti in chiave jazz acustica, con il sassofono a fare le parti vocali. Un paio vengono anche piuttosto bene, ma suona principalmente come un inutile profanatura. A volte le scomesse si perdono, soprattutto quando hanno poche probabilità di riuscita. 5,5/10

People - Misbegotten Man (2007): Una cantautrice matta + Kevin Shea = un duo che andrebbe un po' recintato, ma alla fine per miracolo funziona. 7/10

People Of the North - Sub-Contra (2013): Drone-metal come per emulazione e non naturale ispirazione. Non mi era mai capitato di trovare un batterista così inadatto e fuori luogo. 5/10

Phew - Phew (1981): Il confine fra new-wave e jappo-pop di quelli che senti in repeat nei ristoranti all you can eat gestiti da cinesi. Per fortuna, stiamo un po' più dal primo ma per favore... 6,5/10

Pinkcourtesyphone - Description Of Problem (2014): Paragonato a Basinski, mah. Il disco è molto buono ma ultimamente quelli eccessivamente lunghi mi stancano. 6,5/10

Nessun commento:

Posta un commento